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L’Ichimai  Kishomon è l’ultimo documento di Honen Shonin, fondatore della scuola buddhista Jodo Shu.

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Descrizione

AUTORE

Massimo Claus


L’Ichimai Kishomon è l’ultimo documento di Honen Shonin, fondatore della scuola buddhista Jodo Shu, appartenente alla tradizione buddhista della Terra Pura.

In questo testo, dettato a Genchi il 23 gennaio 1212, Honen ha riassunto il suo insegnamento. Morirà due giorni dopo, cantando serenamente il Nembutsu.

Il testo dell’Ichimai Kishomon viene a volte recitato durante la liturgia giornaliera o in servizi funebri formali.

Sotto al video trovate la rtaduzione italiana del testo recitato nel brano. Qui invece trovate il testo in Giapponese romanizzato, per seguirne la recitazione.

“In Cina e Giappone, molti maestri buddhisti intendono il nembutsu come il meditare profondamente sul Buddha Amida e la [sua] Terra Pura. Comunque, io non intendo il nembutsu in questo modo. L’invocazione del nembutsu non germoglia dallo studiare [la filosofia buddhista, vale a dire i sutra e dei commentari] per comprenderne il significato. Il nembutsu stesso è la ragione e la causa grazie alla quale possiamo arrivare a credere con completa fiducia nell’ottenimento della nascita nella Terra Pura. Invocare il nembutsu e credere nella nascita nella Terra Pura fa sorgere naturalmente le tre menti (sanjin) e i quattro modalità di pratica (shishu). Se per caso io stessi nascondendo qualsiasi nozione più profonda oltre la semplice invocazione del nembutsu, possa io essere perso di vista dalla compassione di Shakyamuni e del Buddha Amida, e scivolare via dall’abbraccio del voto fondamentale di Amida. Anche se quelli che credono nel nembutsu studiassero profondamente tutti gli insegnamenti che Shakyamuni ha insegnato nel corso della sua vita, non dovrebbero darsi arie, ma praticare il nembutsu con la stessa sincerità di quei seguaci impreparati che ignoran le dottrine buddhiste.

Convalido questo documento con l’impronta della mia mano. Qui è impartita in modo completo la via Jodo Shu della mente stabilita (anjin). Io, Genku, non ho altro insegnamento [da fornire] oltre a questo. Ho fatto questo testamento per prevenire future malinterpretazioni dopo la mia morte.”

23 gennaio, Secondo anno di Kenryaku (1212)


HONEN SHONIN

Honen Shonin (1133-1212) visse in Giappone durante un periodo che in Occidente corrisponde al periodo della seconda, terza e quarta Crociata, trecento anni prima della Riforma Protestante. Dopo aver incontrato gli scritti di Zendo (Shan-tao), Honen fece una improvvisa conversione. Sentì che aveva finalmente scoperto la definitiva via grazie alla quale le persone ordinarie potevano raggiungere la pace.

Dopo la sua conversione religiosa, Honen si mise in viaggio provando a divulgare il proprio risveglio. La sua visione radicale, tuttavia, non incontrò vita facile nel mondo, specialmente nel mondo religioso. Ci fu bisogno di tutte le sue abilità intellettuali, in quanto uno dei grandi studiosi del monte Hiei, per dar vita alla sua visione di salvezza indirizzata alle persone ordinarie attraverso la semplice invocazione del Nembutsu.

L’insegnamento di Honen è essenzialmente una via pensata per le persone comuni, non per élite religiose. I due effetti di vasta portata del movimento del Nembutsu di Honen furono il processo di trasformazione del clero buddhista che portò i monaci da essere asceti isolati a guide religiose viventi nella società con lo stile dei laici, e il riconoscimento della uguale opportunità di salvezza sia per gli uomini e le donne ordinarie che per i monaci.

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