7.00

Si tratta di un testo sacro che è stato fonte di ispirazione per milioni di persone per secoli.

Category: Tags: , ,

Description

The only Italian translator available.

This volume contains: “Longer Amitabha Sutra”

Translation: Massimo Claus – Laura Silvestri

Also available in: PRINTED EDITION


Introduction

In the long history of Pure Land Buddhism, which originated in India about 2000 years ago and reached Japan through China, the Longer Amitabha (or Amida) Sutra – short name of “Sutra on the Buddha of Infinite Life” – played a vital role. Among all the sutras, this occupies the first place above all for the depth of its truth and for the extent of its influence on the spiritual life of common people. Originally written in Sanskrit where it is known as Sukhavati-vyuha Sutra, the Longer Sutra has been translated into Chinese and Tibetan.

The central theme of this Sutra is Amitabha’s Vows whose  essence is Amitabha’s Name. In this text we learn of the origin of the Buddha Amithabha. At the time of the Buddha Lokesvararaja, he abandoned his position as king, set off in search of the Way with the name of Dharmakara and uttered 48 vows, which focus on: (1) the characteristics of the Buddhahood he wanted to obtain, (2) the foundation of one of His blissful Buddha-land where beings could attain Buddhahood, (3) the path of salvation centered on the Buddha’s name that would become, (4) the confident heart required by aspirants on his teaching. As promised, Dharmakara performed meritorious practices for many kalpas and became the Buddha Amitabha, Buddha of Life and Infinite Light that resides in the Land of Supreme Bliss.

The text is divided into two parts. First part: Amitabha, still a bodhisattva with the name of Dharmakara, pronounces the 48 votes, attains enlightenment and establishes its glorious Buddhist land. Part Two: Methods of obtaining rebirth in the Pure Land, virtues of the bodhisattvas who are born there, the reality of evil deeds and suffering, admonitions against doubts, the visit to the Pure Land of bodhisattvas coming from other lands and the benefits obtained by the listeners of this Sutra.

Here an extract from the Larger Sutra, the ” Second Evil” available QUI or most digital stores [English subtitles].


SINOSSI

Dalla prefazione di John Paraskevopoulos:

“Questo sutra parla alla nostra condizione fondamentale e alle nostre essenziali speranze. Si tratta di un testo sacro che è stato fonte di ispirazione per milioni di persone per secoli e che, ancora oggi, continua a dare conforto e gioia profondi a coloro che si trovano disorientati dal nostro mondo di sofferenza. Perché è stato così popolare?

[…] Inizialmente, soprattutto se non si è incontrato questo tipo di testi prima, si potrebbe essere sopraffatti dalla fantastica portata delle sue descrizioni, dallo straordinario lavoro di fantasia, dalle scale temporali cosmiche coinvolte e dall’atmosfera quasi surreale che crea.

[…] Sotto a tutto il ricco immaginario, al profondo simbolismo e ai misteri insondabili del grande dramma salvifico contenuti in questo testo sacro, giace un messaggio molto semplice e potente. La sua intuizione fondamentale è quella di dichiarare la natura compassionevole della realtà ultima, che abbraccia tutti gli esseri senzienti senza eccezione.”

 


ESTRATTI

I CINQUE MALI

Il Buddha continuò: “Quali sono i cinque mali, le cinque sofferenze e i cinque roghi? Qual’è il modo per estinguere i cinque mali e portare le persone a praticare le cinque buone azioni, in modo che possano acquisire meriti e virtù e raggiungere l’emancipazione, lunga vita e il Nirvana?”

1. “Il primo male è questo. Non c’è nessuno fra i deva e gli esseri umani, nemmeno fra tutti quegli esseri del campo inferiore come quelli che strisciano, che non sia impegnato nel fare del male: il forte si rivale sul debole, il quale danneggia gli altri. Tutti infliggono gravi lesioni ad altri esseri viventi e si uccidono a vicenda, come serpenti e bestie che divorano la propria preda. Non conoscendo il retto comportamento, commettono atti malvagi e atti immorali. Per questo riceveranno la loro retribuzione, rinascendo nei regni inferiori che meritano.”

2. “[…] Famiglie, amici, cittadini o gruppi di persone a cui capita di lavorare insieme, tutti cercano di ottenere il proprio profitto e si preoccupano delle loro perdite, alimentando in tal modo la rabbia e l’ostilità negli altri. Anche se sono o diventano ricchi, sono avari e poco caritatevoli. Avidamente attaccati alla loro ricchezza, si preoccupano e soffrono per essa. Quando arriva la fine, scoprono che non hanno niente su cui contare. In ultima analisi sono nati e partono da soli e non c’è niente che possano portare con sé.”

3. “[…] Senza occuparsi dei loro doveri e trascinati dalla rabbia, intimidiscono le persone e si appropriano delle cose altrui attraverso il furto per sostenere le proprie famiglie. Quando riescono ad ottenere qualcosa col furto, lo contano avidamente e cercano di avere altro. Dandosi ai piaceri impudichi, si dedicano ai piaceri sensuali fino all’estremo. Non hanno rispetto per le leggi dello stato né per l’anzianità fra i membri della famiglia e i parenti, portando tutti i consanguinei a preoccuparsi e a soffrire del loro comportamento. Il sole e la luna illuminano le loro cattive azioni e le loro colpe sono note a tutti, comprese le divintà, che ne tengono conto.”

4. “[…] Vanitosi e arroganti pensano di essere nel giusto, agendo in modo disattento e prepotente e trattando gli altri con disprezzo. Non sono in grado di capire cosa stanno facendo e quindi, anche quando compiono il male, non sentono vergogna. Contando sulle proprie capacità fisiche, costringono gli altri a rispettarli e a temerli. Non temono le divinità del cielo e della terra, né il sole e la luna. Si rifiutano di fare il bene e continuano nella loro arroganza.”

5. “[…] Le persone del mondo sono oziose e frivole. Sono riluttanti a fare il bene, non hanno nessuna disciplina, non si dedicano con impegno alle proprie occupazioni e per questo non realizzano il necessario per le loro famiglie, portando i familiari a soffrire le pene della fame e del freddo. Ai rimproveri dei genitori, assumono sguardi minacciosi, rispondono con rabbia e si ribellano alle ammonizioni dei genitori come se loro fossero nemici. Gli stessi genitori vorrebbero non avere mai avuto figli.”

John Paraskevopoulos

John Paraskevopoulos è un prete ordinato nella tradizione Shin (Terra Pura) del Buddhismo Mahayana ed è impegnato in un numerose attività sia pastorali e accademiche. Ha conseguito una laurea con lode in Filosofia presso l’Università di Melbourne in Australia, ed è direttore del “Journal of Shin Buddhism”, che ha ricevuto consensi da varie autorità internazionali come uno dei più completi e accademici siti web dedicati alla tradizione del Buddhismo della Terra Pura.
Autore inoltre del libro “Il richiamo dell’Infinito” (Call of the infinite).

You may also like…